Alcuni giorni fa stavo guidando in tangenziale e ad un certo punto, da dietro, un uomo grosso ha iniziato a suonare il clacson, gesticolando e inveendo con rabbia nei confronti del guidatore davanti, che accidentalmente ero io.
Chi mi conosce lo sa: non guido particolarmente piano, e mi succede dunque raramente che qualcuno debba farsi notare per superare.
In ogni caso, prima che fosse troppo tardi, mi sono spostato e l’ho lasciato sparire dalla mia vista.
O almeno pensavo che sarebbe sparito, perché invece alla prima uscita, poco dopo, c’era proprio la sua auto, ferma, poco più avanti dello stop.
Lui, adesso, era fuori dall’auto, e si stava scusando con la signora, anche lei fuori dalla propria vettura, a cui era appena andato addosso.
Superandoli, mi è tornata in mente una frase del Buddha: tu non sarai punito per la tua rabbia, sarai punito dalla tua rabbia.
Siamo noi infatti il più delle volte, sfogando nel modo sbagliato le nostre emozioni, a crearci gli eventi negativi che ci accadono, e altrettanto siamo noi, ascoltando le nostre idee e il nostro cuore con calma, a inserirci in contesti positivi e piacevoli all’interno dei quali succederanno le cose migliori: credo talmente tanto in questo concetto che sono arrivato al punto di pensare che se oggi esci di casa e dall’alto ti cade qualcosa in testa, il responsabile di quell’evento non sia nessun altro che tu.
Sentire di essere noi stessi la causa prima di quello che ci avviene ci fa sentire soprattutto responsabili nei confronti di noi stessi e di come noi ci comportiamo nella vita: ci impedisce di passare dalla parte di chi invece identifica all’esterno la causa dei propri problemi, e magari anche del successo degli altri, e così facendo passa il tempo nel ruolo del martire, della vittima, a lamentarsi.
Sapere che siamo noi a crearci il mondo attorno è l’atteggiamento mentale unico e necessario che ti permette di ottenere nella vita ciò che vuoi: solo infatti se ti ritieni responsabile per gli eventi che avvengono, solo se senti di averli, quantomeno in parte, causati tu stesso, ti sarà allora possibile agire nei loro confronti, e andare nella direzione migliore per te.
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Grazie.
Belle considerazioni. Avere spesso, portare con sé l'idea che un'infinità di fatti, di accadimenti, delle conseguenze che ne derivano, dipendano spesso dalle nostre scelte originarie, volontarie o non volontarie, ci allevia la tensione emotiva del vivere. Ci induce a prendere atto, a vedere, valutare con maggiore lucidità le responsabilità, a fare pace con noi stessi