Ho un amico che da anni si lamenta del proprio stipendio e delle condizioni del proprio contratto lavorativo, e a cui rispondo sempre nella stessa maniera: ma perché non chiedi un aumento?
In fondo, ogni volta che inizia a parlarmene entrambi sappiamo che il suo discorso porterà inevitabilmente alla mia domanda, al successivo silenzio, e poi a cambiare sì argomento, ma non la sua situazione ed i suoi problemi.
Ma perché, mi domando, non chiede un aumento?
E perché tutti noi, talvolta, abbiamo paura di chiedere le cose che vogliamo ottenere e così, non chiedendole, finiamo per non ottenerle?
A tutti noi è capitato infatti qualche volta di trovarci in quella stessa situazione, quella di volere qualcosa ma di avere paura di chiederla: che si tratti del numero di telefono della persona che ci piaceva al liceo, o di un aumento di stipendio che vogliamo al lavoro, in qualche modo la paura che ci frena si assomiglia ed ha a che fare con le nostre incertezze, con l’idea che in fondo non ce lo meritiamo davvero, o che non ne siamo realmente all’altezza.
E, tanto maggiore ne sentiamo il bisogno, tanto minore è la nostra capacità di ottenerlo, perché se quella è la cosa che ci può migliorare la vita, allora la pressione nel chiederla, la paura di provocarci da soli imbarazzo e di metterci scomodi diviene più forte e ci blocca, ci frena.
Inoltre, a questo imbarazzo e a questa scomodità si aggiunge la paura vera, che non è tanto quella di chiedere ma è quella di ricevere un no, e che non è tanto quella di essere rifiutati ma è quella che riguarda le nostre emozioni, i nostri sentimenti, la nostra autostima di fronte a un potenziale rifiuto.
Per evitare allora la possibilità di provare tristezza, rabbia, senso di rifiuto e frustrazione, ci mettiamo nella posizione di non cercare di sperimentare gioia, soddisfazione, entusiasmo. Ma il fatto è che se non chiedi non sai: se non chiedi la sola certezza è che non otterrai.
Per imparare a chiedere, allora, dobbiamo lavorare al nostro interno, su di noi, sulla nostra autostima, sulla nostra consapevolezza, sul non sentirci inadeguati di fronte a un rifiuto, sul relativizzare un eventuale diniego ed avere fiducia in noi stessi, e nel futuro che ci attende.
Personalmente, quando so che sto chiedendo qualcosa di davvero importante, qualcosa che mi sembra che mi potrebbe realmente migliorare la vita, faccio l’esercizio mentale di immergermi nella situazione di avere come risposta un rifiuto: quali emozioni negative proverò? Quali conseguenze negative avrà su di me quel no? La mia vita sarà peggiore rispetto ad adesso o sarà come è ora?
In questo modo, mi accorgo che non c’è niente da temere e che magari, dopo un po’ di insoddisfazione e sfiducia, sarò pronto di nuovo per chiedere ancora, e questa volta ottenere.
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Posso chiederti quando ci vediamo?
Secondo me molti non chiedono perchè sono consapevoli di non avere le competenze di negoziazione per formulare e sostenere la richiesta. Forse anche queste andrebbero insegnate a scuola.