L’obiettivo di un imprenditore è che in azienda non ci sia più bisogno di lui: solo così l’azienda guadagna dignità di soggetto, emancipandosi rispetto allo stato iniziale di estensione fisica dello stesso imprenditore.
L’imprenditore ideale è allora quello che lavora più sul contesto che sui contenuti, è quello che lascia lo spazio di lavorare ai collaboratori: non li tormenta, non li controlla, ma dà loro fiducia e obiettivi, strumenti, e anche la possibilità di trovare loro stessi dei nuovi obiettivi a cui non aveva pensato.
Eventualmente, mentre costruisce il presente, pensa già alle prossime mosse, sviluppa idee nuove e future, studia, riflette, si confronta per apportare in un anno quelle tre, quattro intuizioni vincenti.
L’imprenditore ideale tiene relazioni strette ma non esclusive: con i clienti lascia che parli e che lavori il personale, perché il cliente migliore è quello dell’azienda, non dell’imprenditore.
Decide solo quando è realmente necessario: ascolta prima di parlare, per ogni no pronuncia almeno dieci sì, non impone la propria visione del giusto, della cosa corretta o migliore, ma accetta i diversi modi di guardare alle cose, al lavoro, al business, e interviene solo quando, davvero, qualcuno imbocca una strada priva di senso, perché qualche volta anche questo succede.
L’imprenditore ideale è quello a disposizione degli altri, non quello che vuole tutti a disposizione per sé, perché le aziende solide si costruiscono con, insieme, e non sopra o sulle spalle di chi in azienda lavora.
È difficile assomigliare all’imprenditore ideale, e forse nella realtà nemmeno esiste. Quello che ciascuno di noi può fare, però, è quantomeno lavorare su noi stessi per assomigliargli, ogni giorno che passa, un po’ di più.
Se ti piace questo blog ti può piacere anche il mio libro: si chiama La tua idea non vale nulla ed è un po’ un manuale, un po’ una narrazione, un po’ una serie di consigli e punti di vista su come fare impresa e farlo bene.
Resta in contatto con me anche su Instagram e LinkedIn per essere aggiornato sui prossimi articoli.
Parole sante!