Il primo consiglio da imprenditore a chi sta cercando lavoro
Il primo lavoro ufficiale della mia vita l’ho trovato all’interno dell’area forum di MySpace, un social network che andava per la maggiore prima che i social network diventassero un fenomeno di massa, con l’avvento di Facebook.
Era ormai una quindicina di anni fa, i social erano appunto agli albori e ancora il concetto di avere una presenza in qualche modo verificata, con nome e cognome, non era arrivato.
L’annuncio a cui ho risposto era di un certo Gabriele: nessun riferimento al cognome né all’azienda in cui lavorava e dalla quale l’offerta di lavoro proveniva.
Perfino la foto era praticamente inutile: una di quelle che facevano una volta i turisti, in cui si vedeva piccolina la persona al centro di una piazza, irriconoscibile vicino a una fontana o a un monumento.
Quello che diceva l’annuncio, era che un’azienda di caffè di Firenze cercava un ragazzo che gestisse il web marketing. Qualunque cosa questo significasse in quei tempi.
Ricordo ancora la faccia preoccupata di mia madre, mentre le dicevo che andavo a Firenze a conoscere un signore chiamato Gabriele che avevo conosciuto su internet e che offriva lavoro.
Ma io ero determinato perché non stavo cercando un modo per guadagnare dei soldi, quanto un’esperienza all’interno di un contesto che realmente mi appassionava: ero uno studente, vivevo a casa dei miei, avevo già delle entrate e non avevo dunque particolari necessità economiche. Ma ero maledettamente invasato con Internet e volevo mettere in pratica le cose che stavo studiando: volevo sperimentare, volevo creare qualcosa.
Credo sia per questo che mi abbiano selezionato senza pensarci, e credo che questo sia lo stesso motivo per cui poi, una volta uscito dall’università, ho di nuovo immediatamente trovato lavoro.
Perché chi mi incontrava si accorgeva che a me non interessava trovare un lavoro qualunque, che non avrei accettato una offerta in termini di posizione e contenuti che non mi avesse soddisfatto, che volevo trovare il lavoro giusto per me: avevo idee, facevo domande, dialogavo alla pari nonostante la mia giovane età.
A chi cerca oggi lavoro allora il primo consiglio è quello di non cercare solamente una attività con la quale mantenerti, perché così facendo farai molti colloqui ma arriverai impreparato, poco brillante.
Capisco che il più delle volte ci sia la necessità reale di ricevere uno stipendio tutti i mesi, che il non lavorare rappresenti un problema concreto, materiale, e capisco che a volte il primo lavoro che si trova soddisfa questa esigenza e va bene così, ma nel lungo periodo questo atteggiamento mentale ti porta a restare a fare un lavoro che non ti soddisfa, che ti frustra, e che alla fine anche sul piano economico non ti gratifica realmente per quello che vali.
Cerca allora non un reddito ma uno scopo, cerca il lavoro giusto per te, che rispecchi i tuoi valori e le tue passioni, cerca il ruolo che ti consenta di avere un impatto positivo, per quanto anche piccolo, sugli altri e sulla società nella quale viviamo: chi ti incontra capirà al primo sguardo che sei quello giusto.
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