Cinque consigli per stare bene
Qualche giorno fa degli amici imprenditori mi hanno invitato a parlare ai dipendenti della loro azienda: racconta pure quello di cui ti va di parlare e noi ti ascoltiamo.
Visitando il loro sito, mi sono soffermato ad osservare il loro manifesto dei valori, e mi sono accorto che questi erano tutti riferiti verso un tempo futuro, progressivo: l’eccellenza per tendere verso la perfezione, il fare squadra per raggiungere gli obiettivi, la consapevolezza tecnologica utilizzata come strumento di miglioramento e così via, tutti temi che condivido e che sono alla base del loro modo di fare impresa e di quello di molti di noi.
In effetti, penso, noi imprenditori siamo persone che guardano al futuro: vogliamo apportare un cambiamento al mondo così com’è, che si tratti di farlo per noi stessi o per avere un impatto sugli altri, e ci poniamo obiettivi che vogliamo raggiungere. Poi, una volta raggiunti, ce ne poniamo ancora di nuovi.
Se così non fosse, se fossimo in qualche modo già contenti delle cose nel modo in cui sono, difficilmente faremmo impresa e dedicheremmo le nostre risorse a delle sfide che, statisticamente, il più delle volte perdiamo.
Però, se è importante costruire e creare valore per migliorare il futuro, altrettanto dobbiamo sempre tenere a mente che la vita è adesso, e che è davvero importante goderne ora.
Così, ho deciso che accettando il loro invito avrei portato un presente, nella doppia accezione di questa parola, e gli ho proposto un nuovo valore da aggiungere al manifesto: il benessere, inteso come responsabilità quotidiana nei confronti propri e di chi con noi lavora, sia colleghi che clienti che fornitori.
Il benessere è infatti una responsabilità di ognuno di noi nei confronti di se stesso e degli altri, perché solo stando bene potremo essere in grado di fare bene, in azienda e nella vita, e di comportarci in maniera virtuosa.
Ho proposto, infine, cinque consigli semplici e facilmente applicabili da tutti nelle nostre vite e al lavoro.
Il primo: osserva e accorgiti di come stai.
Molto spesso siamo talmente presi dalle cose da fare, dai nostri obiettivi e dalle nostre ambizioni, che ci dimentichiamo di guardarci allo specchio e vedere che faccia abbiamo. Com’è il tuo corpo? I pensieri che passano in testa sono ok? Com’è la tua voce, e il tuo respiro?
Analizzare noi stessi ogni giorno è il modo migliore per accorgerci di quando qualcosa non va, o di quando invece tutto sta andando alla grande.
Il secondo: parla di come stai.
Osservare è importante ma non sufficiente: se al lavoro una persona ti crea malessere diglielo, anche se è un tuo superiore, e la stessa cosa se una persona ti fa stare bene. Non c’è nessun motivo per soffrire in silenzio o per non condividere un momento di gioia. Inoltre, il più delle volte chi ci causa un disagio o chi è fonte di stress semplicemente non ne è consapevole.
Spiegando le tue emozioni, non è sicuro ma è possibile che i comportamenti degli altri nei tuoi confronti saranno migliori, e che il tuo benessere di conseguenza aumenterà.
Il terzo: prendi il tempo di cui hai bisogno adesso.
Lo so, non sempre e non in tutti i contesti aziendali e in tutti i ruoli questo è possibile, ma in parte si può sempre cercare di soddisfare il proprio bisogno di spazio e di aria: è meglio infatti lavorare bene sei ore, che male dieci.
Il quarto: pensa in maniera prospettica.
Il più delle volte le fonti di ansia e di stress sono transitorie, derivano dal nostro passato o dall’anticipazione del nostro futuro, e non dal momento presente. Se provi un’emozione negativa dalle il tempo e lo spazio di vivere, non cercare di combatterla, e vedrai che presto svanirà da sola.
Il quinto: fai ogni giorno di tutto per fare stare bene gli altri.
Dare benessere porta benessere, e se contribuisci a creare un ambiente positivo starai meglio anche tu.
Quest’ultimo consiglio, se tutti lo seguissimo le aziende sarebbero posti migliori, e post come questo sarebbero inutili.
Se ti piace questo blog ti può piacere anche il mio libro: si chiama La tua idea non vale nulla ed è un po’ un manuale, un po’ una narrazione, un po’ una serie di consigli e punti di vista su come fare impresa e farlo bene.
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